Al Via del Mare si sono affrontate due squadre molto diverse e con obiettivi diversi. Il Bologna di Italiano che veniva dall’entusiasmante passaggio di turno in Coppa Italia e il Lecce di Giampaolo di ritorno dalla gioiosa prova contro il Parma. La squadra emiliana che voleva il quarto posto, mentre quella salentina che voleva mettere spazio dalla zona calda.
Il primo tempo ha visto il Lecce, anche se con poco possesso palla ad avere le occasioni più ghiotte assicurando a Skorupski, portiere rossoblu, una promozione a pieni voti , dall’altra un Bologna che ticchettava la palla nella propria metà campo e lasciva Falcone inoperoso, al limite del Non Classificato.
Le occasioni da goal-facile se l’è procurate il Lecce già nei primi minuti di gioco prima con Morente che sbatte il pallone sulla difesa avversaria e pochi minuti dopo con Pierotti che, involatosi tutto solo sulle verdi praterie della metà campo avversaria incontrava vis-a-vis il portiere e decide di circumnavigarlo… ma fa acqua! La partita, per quello che si è visto in seguito, poteva finire lì. Tutto il resto è noia! Passaggi in dietro, passaggi di lato, passaggi a vuoto.
La squadra ospite ha fatto solo un tiro, per di più di testa, verso la porta di Falcone, ma in pieno recupero del secondo tempo con Dallinga. Nel mezzo non c’è stato molto. Forse si ricorderà questa partita per il ritorno in campo di Berisha o per l’esordio (pochi minuti all’insegna del “Io c’ero!”) con la maglia giallorossa di N’Dri.
Alla fine la squadra salentina che è riuscita ad arginare e non far giocare la squadra emiliana, lontana parente di quella vista contro l’Atalanta, porta in “cantina” un punto d’oro che la porta a tre lunghezze dalla terz’ultima e al lasciare alle spalle sei squadre. La prossima se la deve vedere con un Monza ultimo della classe che vede ritornare come un jo-jo mister Nesta.
