La Bibbia di Gutenberg rappresenta una pietra miliare nell’evoluzione del libro e della stampa, segnando l’inizio di un’epoca in cui la conoscenza divenne più accessibile e la diffusione delle idee divenne più rapida ed economica.
Johannes Gutenberg, figlio di un incisore, fu il genio dietro questa innovazione, sviluppando la tecnica della stampa a caratteri mobili nel XV secolo.
Inizialmente orafo e incisore a Magonza, Gutenberg si trasferì a Strasburgo, dove lavorò anche nel conio delle monete e nella lavorazione dei metalli. Questa esperienza lo ispirò a ideare un nuovo sistema di riproduzione dei libri. Prima della stampa a caratteri mobili, la copia dei testi era affidata agli amanuensi, il cui lavoro certosino spesso portava a errori ed omissioni.
Tornato a Magonza, utilizzò una lega di piombo e metallo per creare singoli caratteri riutilizzabili, dando vita alla stampa a caratteri mobili. La sua invenzione fu supportata dal banchiere Johann Fust, suo socio in affari. Nel 1452 iniziò l’ambizioso progetto di stampare la Bibbia, utilizzando la Vulgata di San Girolamo come base.
La Bibbia di Gutenberg, stampata nel 1455 su carta di stracci e successivamente su canapa italiana, rappresentò una fusione di tradizione e innovazione.
Mantenne alcune caratteristiche dei manoscritti, come l’assenza di frontespizio e l’uso di capilettera realizzati a mano. Tuttavia, la disposizione del testo su due colonne di 42 righe ciascuna, da cui il nome “Bibbia delle 42 linee”, rifletteva la moderna tecnologia di stampa.
Alla prima copia, data alla luce il 23 febbraio 1455, ne seguirono altre 200 circa che fecero la fortuna del sistema a caratteri mobili.
Nonostante il successo della Bibbia di Gutenberg e l’ampia diffusione della stampa a caratteri mobili, Gutenberg stesso ne beneficiò solo marginalmente a livello finanziario, poiché aveva ceduto i diritti della sua invenzione a Fust. Questo non impedì il proliferare di incunaboli, i primi libri stampati, che continuarono a diffondersi fino al 1500.
La Bibbia di Gutenberg, oggi disponibile in poche decine di esemplari in tutta Europa, è considerata il primo libro stampato del mondo occidentale. Quest’opera ha segnato l’inizio di una rivoluzione culturale e intellettuale, plasmando i concetti di cultura e istruzione e aprendo le porte all’era moderna, ancor prima della scoperta di Colombo.