Peppino Impastato continua a far parlare di sé anche a 46 anni dalla sua morte.
Gli studenti del liceo che il giornalista stesso frequentò, per l’esattezza 797 su 1300, si sono espressi contro l’intitolazione della scuola a Impastato.
La motivazione sembra essere di natura prettamente politica. Pare che la sua appartenenza alla sinistra extraparlamentare di Democrazia Proletaria non sia condivisa dalla maggioranza degli studenti, i quali avevano proposto, invece, il nome di Rosario Livatino, il magistrato ucciso nel 1990 ad Agrigento, ma anche quello di Gigia Cannizzo, ex sindaco di Palermo, definita donna coraggio per essersi sempre espressa in maniera chiara ed inequivocabile contro le mafie. Mentre i docenti avevano pensato di intitolare la scuola alla scienziata Rita Levi Montalcini.
In realtà gli studenti contestano il mancato coinvolgimento diretto e democratico nel processo decisionale che avrebbe condotto alla nuova intitolazione della scuola. La decisione sul nome di Impastato sarebbe arrivata successivamente ed in un consiglio di istituto caratterizzato da una corposa assenza di chi avrebbe dovuto parteciparvi.
Il fratello del giornalista si dice deluso da questa scelta che definisce “inquietante e ridicola”, accusando gli studenti di non studiare abbastanza la storia.