“In ogni fiore che sboccia sul prato, in ogni piccolo essere vivente, in ogni goccia di pioggia e in un sorriso donato, c’è (in)scritto il segreto per essere felici.”
Quando si è piccoli, da bambini, tutto appare come una grandissima scoperta e, di fatto, realmente lo è. Il fiore appena colto ci sembra una meraviglia e ci fa esclamare: “wow”; un gatto o un uccellino ci incuriosiscono e ne siamo affascinati, alcune cose, come tuoni e fulmini ci spaventano, e allo stesso tempo ci domandiamo: “ma come accade ciò?”. Tutto questo si verifica, finché noi restiamo bambini. Bambini fisicamente, ma anche nel cuore.
Pian piano crescendo, impariamo come “funziona” la natura e come il regno animale si comporti, scopriamo che i fulmini sono delle scariche elettriche e che se stai in casa non ti può succedere nulla, se chiudi bene le finestre. La conoscenza ci leva un po’ della magia e della nostra curiosità sulle cose, perché da adulti diciamo: “ora so, funziona così!”, chiudendo lì la porta a qualsiasi stupore.
Quando diventiamo adulti, siamo in piena corsa, iniziano le corse per riuscire a laurearsi in tempo, quelle per la ricerca di un lavoro, quelle per la sistemazione di una casa, la costruzione della famiglia e mille altre cose. Le domande che da bambini ci stupivano, e le piccole cose per cui eravamo felici ci sembrano così lontane. Crescendo ci dimentichiamo, di quella piccola parte di noi, radicata nel profondo, che ancora ha bisogno dello stupore delle piccole cose: quelle, per intenderci, che da bambino ci facevano esclamare: “wow!”.
Com’è possibile che accada nella nostra mente questo corto circuito per cui non vediamo più niente che ci faccia stupire? Oppure cerchiamo, per stupirci, cose sempre più sensazionali, che ci lasciano un vuoto dentro, e niente di ciò che abbiamo lo riempie o lo può colmare?
Se penso che a volte andiamo avanti come treni senza gustarci le piccole cose, mi viene una sorta di nostalgia, una sensazione indefinita che è così radicata, che possiamo solo ascoltarla e riscoprirla. Come canta Niccolò Fabi, nella sua canzone: “Una somma di piccole cose”.
Il sorriso regalato a quel passante
Un paragrafo di una pagina qualunque
…
Un patto firmato, un bacio non dato
Il futuro che cambia
È una somma di piccole cose
Una somma di piccole cose
Basta poco per riscoprire che ogni cosa al suo interno nasconde un bellissimo segreto, quello della vita e del suo stupore. Sono le piccole cose che rendono la vita degna di essere vissuta, una farfalla che esce dal suo bozzolo, un passante che ci regala un sorriso, un fiore che sboccia e conosce il suo tempo. Questo mistero che aleggia nelle cose porta (in)scritto un messaggio: tutto ci rimanda ad altro? Si ma a cosa? È questa la domanda che ci dobbiamo fare per scoprire (o riscoprire), come il segreto per godere della vita, è vivere e godere delle piccole cose.