Stando alle statistiche, la gente segue sempre meno l’informazione. Sarà perché l’informazione segue sempre meno la realtà? Di fatto, il numero di lettori diminuisce vertiginosamente. Siamo all’astensionismo informativo. Evidentemente, dopo anni di instillazione di informazioni, o meglio, di opinioni preconfezionate su ogni tema possibile, di somministrazione di “notizie opportunamente modificate” dal regime imperante, di sinistra, la gente ha deciso di ribellarsi all’omertà e alla faziosità.
Purtroppo, il malcontento verso l’informazione non premia nemmeno la controinformazione. Piuttosto si sposta verso i social dove, pure, quotidianamente si consuma una latente ed opprimente algoritmica censura, che nessuno denuncia, in sfregio alla libertà d’opinione e al diritto al dissenso, continuamente e sistematicamente violati. E anche lì, se non ti allinei, sei escluso. Ma sui social, si sa, prevalgono le foto con gambe e pettorali di fuori, bevande e piatti del giorno, che oscurano la censura ed infondono una vana, e alquanto utopica, idea di libertà.
Oggi si pretende di affermare che viviamo in un clima fascista e, perciò, di censura. La pena per i destinatari è, fortunatamente e soltanto, l’accusa di complicità col regime. Quindi, se non sei di sinistra, sei automaticamente di destra. Nessuna via di mezzo. Tutti concentrati sull’ideologia politica, ma niente cultura e poca vera informazione. E la gente scappa.
Sei benvoluto solo se partecipi a questo circo come una scimmia ammaestrata, perché se provi ad essere un animale selvaggio ti emarginano in quanto pericoloso.
Ma i servi resistono. Riverenti e, al tempo stesso, spocchiosi, ruffiani e boriosi, lecchini e supponenti. Speranzosi nell’apertura di un varco che conduca chissà dove. Lacchè senza dignità che “inseguono” il potere, anche a costo di scrivere e recitare, costantemente e continuamente, falsità.
Benvenuti nel tempo della nuova schiavitù, dove niente è come sembra, dove si predica la parità di genere e dove si preferisce apporre un asterisco alla fine di parole che da sempre hanno dato dignità al genere umano. Benvenuti nel nuovo mondo dove tutto “transita” e dove anche la verità è trans. Benvenuti nell’era dei nemici della libera informazione che, guarda caso, si trovano proprio nell’informazione e nei suoi dintorni.